Napoli, affitti stracciati per abitazioni di lusso in parchi e musei

Cinquanta euro al mese di fitto per abitare in una casa che sul mercato vale 800 euro. Senza contare il privilegio di poter usufruire di uno dei parchi verdi più pregiati della città. Come la Villa Floridiana, il bosco di Capodimonte o Villa Pignatelli. Eccoli gli occupanti abusivi delle case nascoste nei tre siti culturali di Napoli, secondo quanto scrive la Repubblica. Non avrebbero diritto a stare in quegli appartamenti, ma nessuno li caccia. Pagano poco, meno del valore del mercato, ma non si riesce ad adeguare i canoni. È quanto emerge dall’inchiesta della Procura della Corte dei Conti che volge alle battute finali. Sono in corso di notifica richieste di risarcimento ai danni di ex soprintendenti e dirigenti dell’agenzia del Demanio. Sarebbero cinque i soggetti coinvolti nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Ferruccio Capalbo e condotta dalla Guardia di Finanza. Un danno alle casse del ministero dei Beni culturali e del Demanio di circa un milione di euro. È un filone che fu rivelato da Repubblica il 9 aprile 2016. Dopo gli immobili scoperti alla Reggia di Caserta, la Procura contabile ha passato ai raggi X un gruppo di 16 case distribuite tra tre monumenti di pregio: Villa Pignatelli, Bosco di Capodimonte e Floridiana. Quello che è venuto fuori – nonostante il massimo riserbo in queste ore da parte degli inquirenti – è una gestione antieconomica del patrimonio immobiliare di proprietà, fino a circa sette anni fa, del Demanio e poi trasferito al ministero dei Beni culturali. Concessioni scadute anche dagli anni Settanta e Ottanta: quindi, case occupate senza titolo anche da 30 anni. In una parola: abusivamente.

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